Parcheggio gratis sulle strisce blu, in questi casi puoi non pagare

In alcuni casi è possibile parcheggiare sulle strisce blu senza pagare nulla e in modo del tutto legale, ma quasi nessuno lo sa.

La legge prevede la possibilità, in alcuni casi, di non pagare quando si sosta nelle strisce blu. Ci sono delle fattispecie rientranti nell’ordinamento e, quindi, innegabili che ogni automobilista può sfruttare. La realtà però è che, in molti casi, le persone non conoscono questi benefici e dunque semplicemente non li utilizzano. Sono elementi contemplati dai regolamenti comunali e dalle direttive, che sono applicabili come stabilito dal Codice della Strada, di conseguenza validi per tutti.

Quando si può evitare di pagare il parcheggio sulle strisce blu
Non tutti lo sanno, ma ci sono casi in cui il parcheggio sulle strisce blu è gratis (robocupjr.it)

Secondo  quest’ultimo, all’articolo 7, i Comuni hanno la possibilità di determinare sia aree di parcheggio a pagamento che zone gratuite. La decisione, in tal senso, è importante perché deve esserci un corretto bilanciamento tra quelle bianche e quelle blu.

Parcheggio gratis sulle strisce blu: in quali casi è possibile

Normalmente, quando ci sono le strisce blu, è richiesto il pagamento di un ticket che viene emesso per un periodo di tempo corrispondente al costo relativo e posizionato nella vettura per i controlli. Di solito, i limiti sono di tipo orario – ad esempio, dopo una certa fascia si può parcheggiare gratis. Secondo la legge non è obbligatorio che vi sia parcheggio gratuito nelle aree pedonali o a traffico limitato e non devono nemmeno esserci in quelle che sono le aree A del centro urbano.

In quali casi è previsto il parcheggio gratis sulle strisce blu
Quando si può non pagare sulle strisce blu (robocupjr.it)

Ci sono però delle eccezioni. Per esempio, se il parchimetro che si trova nei pressi non funziona e lo stesso vale per quelli nelle vicinanze, in assenza di altri strumenti da cui è possibile erogare il tagliando, allora il cittadino può parcheggiare senza pagare nulla. In questo caso è bene fare delle foto che possano comprovare l’assenza del sistema di pagamento e anche del malfunzionamento del parchimetro, per poter contestare l’eventuale multa successivamente.

Altra questione riguarda i parchimetri che non accettano la carta. Impedendo al cittadino di pagare con un metodo convalidato, si pone un blocco che rende impossibile per alcuni parcheggiare. In tal caso, è possibile invece farlo ugualmente. Ed è sempre meglio scattare delle foto per dimostrare che i parchimetri della zona non prevedono il pagamento con dispositivi elettronici.

Vi è poi un’opzione ulteriore: nei casi in cui vi siano solo strisce blu e manchino quelle bianche, il cittadino è tenuto a sostare all’interno delle stesse in modo gratuito. Anche se alcune zone sono al di fuori dello schema e, quindi, bisogna sempre controllare prima quali vengono accettate o meno, per le altre vale la regola del bilanciamento tra aree a pagamento e aree gratuite.

Se questo limite non viene adeguatamente rispettato, si “costringe” il cittadino a pagare per il parcheggio, il quale ha il diritto di non farlo. Tutte le multe emesse erroneamente, possono essere contestate direttamente all’Ente di competenza, presso il Giudice di Pace o in alternativa al Prefetto, in modo del tutto gratuito.

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